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Studio Coviello







I benefici fiscali per le spese sostenute per i figli

Quanto costano i figli ??? e quali benefici fiscali ne traiamo ???

In questo articolo affrontiamo quali sono i benefici fiscali che i costi per istruzione e sport per i nostri figli consentono, esaminiamo dunque quali sono le spese che possiamo detrarre in quali limiti e quale è la documentazione necessaria e da conservare per eventuali futuri controlli.

La Circolare n. 7/E del 27/4/2018 fornisce indicazioni in merito alla detraibilità di alcune spese che sosteniamo per i nostri figli, vediamo quali:

Spese per la frequenza di asilo nido:

Per le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, sia pubblici che privati, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 19 per cento delle dette spese, fino ad un importo massimo di euro 632 per ciascun figlio ed è ripartita tra i genitori in base all’onere da ciascuno sostenuto. Se il documento di spesa è intestato al bimbo, o ad uno solo dei genitori, è comunque possibile specificare, tramite annotazione sullo stesso, le percentuali di spesa imputabili a ciascuno dei genitori. In particolare, il genitore che ha sostenuto la spesa può fruire della detrazione anche se il documento è intestato all’altro genitore e anche se non è fiscalmente a carico di quest’ultimo.

Spese di istruzione non universitarie

Sono detraibili nella misura del 19 per cento le spese di istruzione non universitaria, ossia quelle sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia (scuole materne); scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie); scuole secondarie di secondo grado (scuola superiore); sia statali sia paritarie private e degli enti locali, per un importo massimo di € 786,00.
Tra le spese ammesse alla detrazione rientrano: le tasse (a titolo di iscrizione e di frequenza); i contributi obbligatori; i contributi volontari; la mensa scolastica, l’assistenza al pasto e il pre e post scuola, le gite scolastiche, l’assicurazione , corsi di lingua, teatro, ecc. se deliberati dall’istituto.
Se le spese sono pagate a soggetti terzi, è necessario richiedere alla scuola la copia della delibera scolastica. Nel caso in cui il pagamento sia effettuato per più alunni dal rappresentante di classe, è necessaria una attestazione dell’istituto scolastico con i dati di ciascun alunno.

Spese di istruzione universitaria

La detrazione spetta, nella misura del 19 per cento, delle spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri, corsi di istruzione universitaria, corsi di specializzazione, corsi di perfezionamento; master universitari; corsi di dottorato di ricerca, Istituti tecnici superiori (ITS), nuovi corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati, la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA)

Spese per attività sportive praticate dai ragazzi

La detrazione spetta, nella misura del 19 per cento, per le spese sostenute per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi di età compresa tra i cinque e i diciotto anni, presso associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica, calcolata su un ammontare massimo di spesa pari a euro 210 per ogni figlio fiscalmente a carico.
La spesa deve essere documentata attraverso bollettino bancario o postale, fattura, ricevuta o quietanza di pagamento, dove deve essere riportata la denominazione,la sede e il codice fiscale dell’associazione sportiva, palestra, ecc.); la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento ecc.); l’attività sportiva esercitata (es. nuoto, pallacanestro ecc.); l’importo pagato; i dati anagrafici del ragazzo praticante l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento.

Contributi per riscatto degli anni di laurea

Si tratta dei contributi relativi al riscatto di corsi universitari di studio per i familiari a carico se i contributi sono versati a favore degli “inoccupati” da familiari di cui gli stessi risultino fiscalmente a carico, a tali contribuenti spetta una detrazione nella misura del 19 per cento dei contributi medesimi
Se, invece, il soggetto per il quale si richiede il riscatto degli anni di laurea è stato iscritto, anche solo in passato, ad una qualsiasi gestione previdenziale, i contributi di riscatto sono deducibili ai sensi dell’art. 10 del TUIR.

Canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede

Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento dei canoni pagati per contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e successive modificazioni, dei canoni relativi ai contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati dagli studenti con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative, per un importo non superiore a 2.633 euro.
Gli studenti devono essere iscritti ad un corso di laurea presso un’università ubicata in un comune diverso da quello di residenza, distante da quest’ultimo almeno 100 chilometri e comunque in una provincia diversa. Il contratto di locazione deve avere ad oggetto unità immobiliari situate nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi.
La detrazione non spetta agli studenti che frequentano corsi post laurea quali master, dottorati di ricerca e corsi di specializzazione, sia in Italia che all’estero.
La detrazione non spetta per il deposito cauzionale, le spese condominiali e/o di riscaldamento comprese nel canone di locazione e per i costi di intermediazione.
Nel caso in cui il contratto di locazione sia cointestato a più soggetti, il canone è attribuito pro quota a ciascun intestatario del contratto a prescindere dal fatto che i conduttori abbiano o meno i requisiti per beneficiare della detrazione. Qualora i canoni siano pagati non dallo studente, ma da un familiare di cui lo studente risulti fiscalmente a carico, la detrazione compete al familiare.
La detrazione spetta anche a studenti iscritti a un corso di laurea presso un’università situata fuori dal territorio nazionale purché sia ubicata in uno degli Stati dell’Unione europea.

Spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico

E’ prevista una detrazione pari al 19% delle spese sostenute, anche nell’interesse dei soggetti a carico, per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale/regionale e interregionale per un importo non superiore a € 250.

Studenti con diagnosi di Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento)

A favore degli studenti affetti da “disturbi specifici dell’apprendimento”, e’ prevista una detrazione
Irpef del 19% per le spese sostenute per l’acquisto di strumenti e sussidi tecnici e informatici necessari all’apprendimento nonché per l’utilizzo di strumenti che favoriscono la comunicazione verbale e assicurano una gradualità di apprendimento delle lingue straniere. La detrazione spetta fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado alle persone alle quali è stato diagnosticato uno dei disturbi specifici dell’apprendimento, sia che si tratti di minori che di maggiorenni e può essere usufruita anche per le spese sostenute nell’interesse dei familiari a carico

di Loredana Manara



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