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Studio Coviello







Sconto in fattura: Ecobonus e Sismabonus, vantaggi per il contribuente

L’ art. 10 del Decreto crescita n. 34/2019 ha previsto, per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico, la possibilità per il contribuente che può beneficiare del credito di imposta, di optare per lo sconto in fattura o meglio di detrarre l’importo riconosciuto come detrazione dal corrispettivo dovuto al fornitore. Ora se fin qui ci sembra tutto meraviglioso e lo è per il contribuente che beneficia della detrazione e che può recuperare immediatamente l’agevolazione vediamo come questo sia meno meraviglioso per il fornitore. La disposizione prevede che il fornitore recuperi il detto importo ossia il mancato incasso del 50% in 5 anni esclusivamente nel mod. F24, a compensazione di debiti tributari e/o contributivi.
Quindi vediamo quali sono le conseguenze negative per il fornitore. Innanzitutto il mancato incasso del 50% del corrispettivo. Il recupero in cinque quote annuali costanti esclusivamente nel mod. F24 a compensazione di debiti tributari e/o contributivi sempre che l’impresa ne maturi. E’ prevista la possibilità che il fornitore possa cedere il credito di imposta ma soltanto ai propri fornitori di beni e servizi e quindi non è possibile cedere il credito agli istituti bancari o finanziari. Meno che mai è possibile chiedere l’importo a rimborso. E’ chiaro come tutto ciò sia penalizzante per le imprese, a mio avviso di tutte le dimensioni e in particolare per quelle medio piccole. Ora come si potrebbe ovviare: facendo firmare ai propri clienti una rinuncia espressa alla fruizione dello sconto in fattura. Tuttavia può accadere che indipendentemente dagli accordi, il cliente bonifichi solo il 50% dell’importo della fattura inviando entro il 28 febbraio successivo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate di adesione all’opzione.
Ora è chiaro e ovvio che il contribuente preferisce ricevere lo sconto immediatamente all’atto del pagamento e non è necessario spiegare perché. Certo ci sembra incomprensibile come si possa danneggiare l’imprenditore che in questo modo finanzia lo Stato senza possibilità di fare diversamente. Non si capisce perché si debba mettere in contrapposizione due soggetti danneggiando in modo evidente l’imprenditore.
di Roberta Coviello



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